giovedì 28 ottobre 2010

POSTCARDEN: la cartolina che si annaffia, un'idea geniale!!

Come funziona? Una volta aperto, il bigliettino si trasforma: diventa uno scenario (si può sceglier tra tre diversi) in 3D in cui è possibile piantare dei semi, contenuti nella stessa confezione. Seguendo le istruzioni, molto semplici, che richiedono solo un poco d’acqua e un ambiente luminoso e caldo, dopo alcuni giorni si avrà un piccolo grazioso giardino che potrà durare fino a due settimane!

Tutte le informazioni qui : http://www.postcarden.com/



LA SEGNALAZIONE DI ALTROCONSUMO SUL MIRACOLOSO PRODOTTO: IL SUCCO DI MANGOSTANO PRODOTTO DA XANGO

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Alla larga da Xango, succo di mangostano

Riceviamo molte segnalazioni su questo “miracoloso” succo tropicale reperibile su internet e vi diciamo: non cascateci. Per almeno due buoni motivi: non ci sono prove sulle sue capacità terapeutiche e le modalità di vendita sono di tipo piramidale.

Poche certezze, molti soldi
Si chiama Xango e promette miracoli. Ma non li fa, e nel frattempo svuota il portafoglio. Questo succo di un frutto tropicale, il mangostano, presentato come un toccasana per prevenire e curare tantissime malattie, dall’asma, al Parkinson, ha suscitato la curiosità di molti navigatori della rete (si acquista solo tramite registrazione al sito del produttore) e anche la nostra. L’abbiamo studiato a fondo: ora vi diciamo perché dovete starci alla larga.

Non ci sono prove scientifiche valide
Da un punto di vista scientifico, non esistono studi che dimostrino le capacità terapeutiche vantate da questo prodotto. Che infatti non è un farmaco. Il succo di mangostano, come molti altri prodotti di origine vegetale, può tutt’al più avere al suo interno una buona quantità di sostanze antiossidanti. Da qui a dire che queste sostanze siano in grado di guarire malattie importanti ce ne passa. Non per niente, la società distributrice di Xango, che vende questo succo da alcuni anni anche negli Stati Uniti, nel 2006 è stata ammonita dalla Food and drug administration proprio perché lo distribuisce e pubblicizza come se fosse un medicinale, contravvenendo alle norme americane.

Si entra in un "club" da cui è difficile uscire
La modalità di vendita del succo di mangostano è ambigua e riconducibile alle vendite piramidali. In sintesi, per acquistare Xango bisogna registrarsi al sito: questa registrazione comporta l’iscrizione come “incaricato” o “cliente preferito”. Di fatto si diventa automaticamente venditore, si paga una “quota associativa” di 34 euro e si acconsente a ricevere una fornitura mensile del prodotto con addebito automatico (come minimo 115 euro più le spese di spedizione). Insomma, una tecnica di vendita per spremere fino all’ultimo liquido. Dal portafoglio di chi ci casca.

La nostra segnalazione
Per tutte queste ragioni abbiamo presentato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato una denuncia per pubblicità ingannevole e per pratica commerciale scorretta contro il prodotto Xango.

da CACAO - notiziario di buone notizie comiche

Tecnologie: il futuro e' ora!

Tocky

E' arrivata in commercio Tocky, una radiosveglia robotica che dopo averti svegliato salta giu' dal comodino. Puo' fare balzi fino a un metro di altezza e per spegnerla si e' costretti ad alzarsi.
Costa 69 dollari ma danno in omaggio una mazza da baseball.

Indice di Percezione della Corruzione

Indice Percezione Corruzione

Transparency International (TI) ha pubblicato il rapporto 2010 sulla “percezione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni” di tutto il mondo.
Se abbiamo ben capito l'IPC viene calcolato analizzando le notizie dei media sui fatti di corruzione.
Quest'anno l'Italia perde punti, piazzandosi al 67.mo posto della classifica (178 i Paesi esaminati).
E' il peggior dato registrato dal 1997 ad oggi, siamo davanti alla Georgia ma dietro al Ruanda, alla Croazia, alla Macedonia, al Ghana e alle isole Samoa.
Gli Stati Uniti scendono al 22.mo posto, per la prima volta non sono nei primi 20, mentre primeggiano Danimarca, Nuova Zelanda, Singapore, Finlandia e Svezia.
(Fonte: Ansa)



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CANAPA: GLI ASPETTI ECONOMICI DELLA LEGALIZZAZIONE

Se a novembre i californiani diranno Sì alla legalizzazione della cannabis, le disastrate casse dello Stato trarranno beneficio dalle imposte sulla vendita, pur considerando il prezzo inferiore, non più gravato dai vari passaggi di mano e dai rischi del mercato nero. Uno studio del "pensatoio" statunitense Rand calcola l'80% in meno. Per Proposition 19 il valore reale della cannabis è di 50 dollari a oncia (1,30 euro al grammo), sufficienti a far incassare 1,4 miliardi di dollari all'anno, indica Board of Equalization and Taxation che riscuote le imposte su alcol tabacco e benzina.
Ma sono cifre controverse, dice Philip Cook della Duke University nel North Carolina, e anche l'ultimo studio di Rand sottolinea l'incertezza di questo tipo di valutazioni. Le entrate fiscali potrebbero discostarsi molto da quell'1,4 miliardi -in più o in meno- giacché il calcolo si basa su troppe incognite. Di quanto, nell'immediato, salirebbe la domanda di cannabis qualora fosse legale? Quanti soldi dovrebbe investire lo Stato in prevenzione e controllo? Quanto sarebbe il peso degli home grower (coloro che coltivano la cannabis in casa propria)? Sono tutte domande che avranno una risposta solo se i cittadini approveranno il referendum e con la legge operativa. "La California potrebbe diventare un grande terreno di studio", dice Cook.
Gli attivisti californiani hanno dalla loro vari economisti. Già il premio Nobel Milton Friedman sosteneva la legalizzazione delle droghe in generale. "Il proibizionismo sulle droghe altro non è che un aiuto statale ai cartelli criminali", spiegava l'economista alla Neue Zuercher Zeitung negli anni novanta. L'iniziativa californiana non si spinge a tanto: riguarda solo la cannabis; prevede l'età minima di 21 anni; le imposte dovrebbero finanziare il sistema sanitario e l'informazione; toccherebbe ai Comuni autorizzare i coffee shop.
Al di qua dell'Atlantico ci sono già esperienze di questo tipo; in Olanda i coffee shop hanno una trentina d'anni. A fine mese, su Amsterdam Law Forum della Vrijen Universiteit apparirà un articolo di Martijn Boermans che approfondisce gli aspetti economici della legalizzazione della cannabis. Accanto alle entrate fiscali, Boermans vede un altro vantaggio: la legalizzazione tiene separato il mercato delle droghe. "Lo spacciatore non vende solo droghe leggere, ma anche pesanti". In Olanda il consumo legale di cannabis ha fatto diminuire l'uso delle droghe pesanti. Una conferma viene dall'Osservatorio europeo sulle droghe, che segnala un numero di morti per droga decisamente inferiore alla media europea. Va detto però che i giovani olandesi assumono più spesso ecstasy ed allucinogeni dei loro coetanei dei Paesi vicini. Tornando alle imposte, il ministero delle Finanze parla di entrate per 450 milioni di euro all'anno, grazie anche al contributo dei turisti stranieri cui si attribuisce uno spinello su due.
In Germania la legalizzazione della cannabis farebbe incassare al Fisco 900 milioni di euro all'anno, indicano le stime di suddeutsche.de: il doppio dello spumante. Ma anche qui è difficile dire quanto rimarrebbe allo Stato una volta dedotte le spese per il controllo, la prevenzione e la sanità. Ci sarebbe però da calcolare anche l'Iva e le imposte generate dai nuovi posti di lavoro nei coffee shop. Però al ministero delle Finanze tedesco tutto il ragionamento appare una sciocchezza. Un suo portavoce spiega che la legalizzazione riguarda la politica sanitaria e giudiziaria, e ben poco il fisco. "Gli aspetti fiscali non hanno nessun ruolo".

FONTE: http://droghe.aduc.it/articolo/legalizzare+cannabis+aspetti+economici_18242.php

domenica 9 maggio 2010

La parola 'tossicodipendente' incentiva atteggiamenti stigmatizzanti, lo conferma uno studio fatto in USA


Una interessante ricerca condotta da due psichiatri del Massachusetts General Hospital di Boston, pubblicata sulla rivista International Journal of Drug Policy, rivela come la terminologia utilizzata in riferimento a persone con problemi di tossicodipendenza riesca ad influenzare l’atteggiamento, anche di medici professionisti. Ad esempio, riferirsi a un individuo come "tossicodipendente", invece di "persona con disturbo da uso di sostanze", evoca giudizi diversi sull’autoregolamentazione comportamentale (scelta o impulso incontrollabile), sulla colpevolezza, sulla minaccia sociale e sui provvedimenti da prendere di tipo legale o terapeutico.
L’indagine ha coinvolto circa 700 medici di salute mentale a cui è stato proposto un breve questionario con una vignetta che utilizzava una delle due terminologie, e una serie di affermazioni rispetto alle quali esprimere la propria opinione. Gli items indagavano come veniva percepito il problema tossicodipendenza e le cause, se il protagonista era percepito come una minaccia sociale in grado di controllare l’uso della sostanza, e se dovesse ricevere un intervento punitivo o terapeutico. I risultati rivelano che i soggetti assegnati alla vignetta con la persona “tossicodipendente” si mostravano d’accordo nel ritenere il personaggio responsabile della propria condizione e, quindi, favorevoli a prendere misure d’azione punitive nei loro confronti. Pertanto, anche tra i professionisti altamente qualificati, l'esposizione a questi due diversi termini comunemente usati può evocare giudizi diversi, e il termine comunemente usato "tossicodipendente" può perpetuare atteggiamenti stigmatizzanti.

Fonte: ADUC.IT E PUBMED.ORG

mercoledì 5 maggio 2010

Storie di proibizionismo, bimba brasiliana va alla materna con 83 dosi di crack nello zainetto

Ottantatre dosi di crack: e' quanto i maestri di un asilo hanno trovato nello zainetto di una bambina di 4 anni nella citta' brasiliana di Piracicaba, vicino a San Paolo. Lo ha reso noto la polizia, precisando che tutto e' stato scoperto quando la piccola ha mostrato ai suoi compagni di classe la droga spiegando che si trattava di ''farina'' che la madre aveva in casa. Subito dopo, hanno raccontato i media locali, nell'asilo si sono presentati per recuperare la droga due uomini che hanno minacciato i maestri e gli impiegati, chiedendo loro di non dire nulla alla polizia. La madre della bimba, una domestica di 22 anni, e' stata poco dopo arrestata e portata in un carcere femminile di Piracicaba, mentre della bambina si occupa la magistratura. Secondo le autorita' giudiziarie, la donna faceva parte di un gruppo di trafficanti che vendeva la droga nei quartieri piu' poveri della citta'.


Fonte: www.aduc.it

martedì 27 aprile 2010

ITALIA - COCAINA, QUANDO ERA IL PAPA A FARNE USO

Riportiamo questa risposta di Paolo Granzotto a un lettore sul quotidiano 'Il Giornale'.

La droga è sempre circolata... Ne parla perfino Omero nell’Odissea.
Ricorda? Il nepente di Elena, il fiore dei lotofagi, tutta roba da sballo. Però un conto è la circolazione fra pochi intimi, un conto è il consumo di massa. Fenomeno abbastanza recente specie se riferito alla cocaina, alcaloide che è entrato in scena nella seconda metà dell’Ottocento riscuotendo, dapprima come farmaco, in seguito come stupefacente, un alto e duraturo gradimento. La sa la storia del Papa che beveva vino alla coca? Ne diede notizia il quotidiano Le Rappel che nel maggio del 1903 pubblicò un vistoso annuncio a pagamento dominato dall’immagine al tratto di Leone XIII. Vi si leggeva: «Sua Santità accorda una medaglia d’oro - Avendo trovato nel Grand Tonique Vin Mariani la fonte di sempre nuove forze, l’Augusto e Venerato pontefice si è compiaciuto di renderlo noto al mondo intero accordando al “benefattore dell’umanità” signor Mariani una medaglia d’oro». Seguiva lo stralcio della lettera a firma del Segretario di Stato, cardinal Mariano Rampolla, che accompagnava l’onorificenza: «Sua Santità si compiace di incaricarmi di ringraziare nel suo Augusto Nome l’amabile signor Mariani e di testimoniargli in maniera sensibile la Sua gratitudine». Infine, la rèclame: «Vino Mariani con coca del Perù - il Grande Tonico per le donne nervose e gli uomini deboli. Non c’è l’eguale per anemie, fiacchezza, esaurimento nervoso e la debilitazione generale. Facilita la digestione, scaccia la fatica e stimola l’appetito».
Sappia dunque, caro Bastianini, che nel 1863 Angelo Mariani, un còrso a mezzo fra il chimico, il farmacista e l’enologo, pensò bene di addizionare dell’ottimo Bordeaux con l’estratto di foglie di coca creando quello che volle chiamare vin tonique. Fu un successone, il vino andava a ruba e le vendite aumentarono ancor più quando l’ideatore ebbe l’intuito di pubblicizzarlo facendo dei più illustri clienti i testimonial del prodotto. Il Papa della Rerum Novarum, come abbiamo visto, ma anche la Regina Vittoria o Emile Zola («Formulo i più vivi apprezzamenti per questo vino di giovinezza che riporta alla vita, conserva la forza a quanti l’hanno e la rende a quanti l’hanno perduta») o, ancora, la più esplicita Jane de la Vaudére, musa della Belle Epoque («Questo vino è cantare, volare, amare senza sosta; è aprire, nel paese dei sogni, una porta sull’infinito!»). Il tonico di Angelo Mariani ebbe, com’è naturale, molti imitatori: in Italia fu la Buton a produrre fino agli anni Venti del Novecento la «Coca Buton», il «liquore che fortifica», come si leggeva nella pubblicità dell’epoca, «il liquore degli intellettuali». Ma il più fortunato degli imitatori fu mister John Stith Pemberton di Atlanta, Georgia, che si mise a imbottigliare un «French Wine Coca» in tutto simile all’originale, ma che più tardi e per via del proibizionismo imposto dallo Stato georgiano, sostituito il vino con l’acqua, trasformò in un beveraggio dissetante e tonificante che chiamò Coca Cola.

FONTE: http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+quando+era+papa+farne+uso_117504.php

venerdì 9 aprile 2010

L'Open Source e' un diritto protetto dalla legge

Lo ha stabilito la Corte Costituzionale pronunciandosi sul caso della Regione Piemonte, accusata dal governo di violazione della libera concorrenza per aver promosso l'uso del software libero nella pubblica amministrazione regionale. Secondo la Corte, l'open source ha una vita autonoma ed essendo in licenza “copyleft”, cioe' senza diritti d'autore, non puo' essere accusato di ledere i programmi proprietari.

Fonte:

http://www.softwarelibero.it/Corte_Costituzionale_favorisce_softwarelibero

Poco più d'un anno fa il Consiglio della Regione Piemonte approvava una Legge1 che stabiliva: "...la Regione nella scelta dei programmi per elaboratore elettronico, privilegia i programmi appartenenti alla categoria del software libero e i programmi il cui codice è ispezionabile dal titolare della licenza." (art. 6 co. 2°).

La scelta veniva accolta con entusiasmo dai sostenitori del Software Libero e da una grande parte della società civile mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri impugnava questa norma chiedendo alla Corte Costituzionale di dichiararla illegittima.

Il 23 marzo scorso la Corte ha stabilito2 che la preferenza per il software libero è legittima e rispetta il principio della libertà di concorrenza.

Sottolinea la Regione3: "non sarebbe dato comprendere come la scelta di un ente rispetto ad una caratteristica, e non ad un prodotto ... possa essere considerata invasiva della norma sulla tutela della concorrenza". Poco dopo la stessa Corte chiarisce: "I concetti di software libero e di software con codice ispezionabile non sono nozioni concernenti una determinata tecnologia, marca o prodotto, bensì esprimono una caratteristica giuridica".

In sostanza, secondo la Corte preferire Software Libero non viola la libertà di concorrenza, in quanto la libertà del software è una caratteristica giuridica generale e non una caratteristica tecnologica legata a uno specifico prodotto o marchio: questa sentenza mette a nudo l'inconsistenza degli argomenti di quanti, fino ad oggi, si sono opposti all'adozione di norme che favoriscono il software libero argomentando che confliggono con il principio di "neutralità tecnologica".

Il ricorso muoveva altri rilievi, alcuni dei quali sono stati giustamente accolti dalla Corte Costituzionale che ha annullato il 3° comma dell'articolo 1 e l'articolo 3, migliorando così il testo della Legge.

Cannabis terapeutica in Puglia

Da oggi saranno a totale carico del servizio sanitario regionale pugliese i farmaci a base di cannabis per i malati terminali in Puglia.
E' quanto stabilisce la delibera di giunta n. 308/10 che autorizza le farmacie ospedaliere a erogare cannabinoidi a pazienti in regime di ricovero o day hospital.


(Fonte: dirittiglobali.it)

INGHILTERRA: PETER BARBER SELEZIONA LE PECORE CHE SI TOSANO DA SOLE!

La nuova creazione britannica potrebbe rivoluzione il mercato della lana e far risparmiare agli allevatori tempo e soldi spesi in costosa manodopera. “Exlana” è il nome della nuova specie di pecore realizzata da un incrocio di differenti razze esotiche, tra cui tra cui la pecora “Pancianera” tipica delle Barbados e quella “St. Croix” delle Isole Vergini.
Peter Barber, 54 anni, è l’ideatore del progetto che, secondo imminenti stime, porterà al risparmio di diverse migliaia di sterline. “Un tempo passavamo ore e ore a tosare le pecore – ha affermato l’ingegnoso allevatore al Daily Mail – ma con la svalutazione della lana tutto il processo ci faceva perdere soldi oltre a essere una grandissima scocciatura“. Poi spiega come è sbocciata l’utopia, poi divenuta realtà, delle pecore che si tosano da sole: “Dieci anni fa in Bolivia e in Brasile – rileva il ricercatore, a capo di un gruppo di altri 9 allevatori – ho visto che esistevano delle pecore che perdevano il pelo naturalmente. Ho preso il loro dna, incrociandolo con quella di altre razze tropicali, per creare il mix perfetto, che perdesse il pelo e potesse resistere alle nostre temperature. Adesso ho migliaia di pecore auto-tosanti nella mia fattoria”. TUTTA VIA ESISTE UNA SOSTANZIALE DIFFERENZA tra le normali pecore e le Exlana. Infatti, mentre ogni esemplare delle prime produce oltre 9kg di lana, ogni Exlana ne fornirà appena 500g. Al contrario però, la nuova razza è maggiormente resistente ai parassiti e la lana prodotta necessita in misura minore di trattamenti chimici. Per la stampa britannica, tale impensabile rivoluzione “annullerà 7mila anni di tradizione della tosatura”.

fonte: http://www.stranomavero.info/tag/peter-barber/ , Ansa .

domenica 4 aprile 2010

LA NONNA ZOZZONA-PUBBLICITA' DA RIDERE

WORLD WIDE WEB


Nelle tv nazionali si vedono sempre più spesso trasmissioni dedicate ai pericoli del Web: è
recente uno speciale del TG4 in cui Emilio Fede definisce Facebook “un dramma vero e autentico” chiedendo poi a gran voce la chiusura dei social network. Come se la Rete fosse la causa di ogni male nel mondo adolescenziale, un oscuro nascondiglio di pervertiti e molestatori o un luogo di ritrovo per guerrafondai e terroristi (da notare che sui social network gli utenti si registrano col proprio nome e cognome reale). Questo è solo un piccolo esempio del ‘taglio’ che i nostri mass media danno del World Wide Web, a dimostrazione del fatto che temono di perdere il monopolio dell’informazione.
Ma per fortuna il web è una realtà viva, creata e alimentata da tutti noi e fortunatamente la risposta alle accuse infondate e alle calunnie non si è fatta attendere. E’ con immenso piacere che
segnaliamo la nascita un nuovo, importante progetto in continua evoluzione.
IO AMO INTERNET: è un’iniziativa lanciata da Riccardo Luna (Dir. Wired Italia) per un uso
libero, ma anche responsabile, della Rete.
Internet e il web oggi sono nella vita di miliardi di persone in tutto il pianeta. Non rappresentano un mondo a sé, ma uno strumento di cultura, progresso, impresa e comunicazione. L’utilizzo di questi strumenti non richiede nuove leggi, laddove già quelle esistenti definiscono quali comportamenti sono ammessi e quali sono proibiti. Il controllo eccessivo di Internet non solo non è tecnicamente possibile e fallimentare ovunque sia stato tentato, ma comporterebbe un’esclusione dalla costruzione e partecipazione attiva dal presente e futuro degli italiani.
Per queste ragioni il gruppo Amo Internet si oppone a iniziative legislative di controllo, come vengono effettuate con sempre maggiore frequenza in Italia. Effettuate sotto varie etichette che
paiono ragionevoli a chi non ha modo di dedicare il tempo necessario per la loro analisi, guardate più a fondo ognuna di queste manifesta una natura repressiva, con effetti collaterali disastrosi per lo sviluppo sano, trasparente e legale delle tecnologie di rete in Italia. Paradossalmente sono queste stesse leggi che renderebbero le attività indesiderabili o criminali più difficilmente controllabili. In occasione della conferenza mondiale “Science for Peace”, è stato inoltre lanciato il progetto “Internet for Peace” che propone di candidare il Web al Premio Nobel per la pace 2010. E’ stato creato anche un sito dedicato; uno spazio no-profit di incontro e confronto tra gli internauti interessati al tema della pace e della comunicazione globale. Il sito ha uno spazio riservato ai subscribers, rivolto cioè a tutti coloro che vogliono aderire alla campagne e sottoscrivere il manifesto del progetto. Un enorme planisfero visualizzerà in tempo reale i nomi e la provenienza di tutte le persone che nel mondo avranno sostenuto la candidatura di Internet al premio Nobel. Questo sito è aperto a raccogliere le voci di quanti desiderano esprimersi intorno all’idea che la Rete sia un grande mezzo per diffondere messaggi di pace.
Gli utenti potranno contribuire alla campagna creando video e foto che rappresentano la loro
versione del manifesto Internet for Peace.
Il Perché di questa candidatura è presto detto. Internet non è solo una rete di computer collegati tra loro o un contenitore di pagine navigabili dagli utenti, ma un potente strumento di comunicazione in grado di oltrepassare distanze dettate da restrizioni di tipo politico e militare.
Internet è uno strumento di democrazia fruibile da tutti, veicolo di messaggi di solidarietà e PACE. E’ il più grande strumento di avvicinamento tra le persone che l’umanità abbia mai concepito. I Social Network come Facebook, Twitter, LinkedIn, la condivisione della conoscenza come Wikipedia, il teatro unico offerto dai vari Vimeo e YouTube, e tutti gli altri strumenti di
condivisione di idee, pensieri, progetti, fanno di Internet il luogo in cui l’umanità si incontra ogni
giorno. E se questa vi pare una affermazione forte, fate caso a quanti “abitanti” ha Facebook (oltre 300 milioni) e paragonatela alla dimensione di una Nazione come l’Italia (meno di 60 milioni).
Facebook ha più utenti che Italia, Germania e Giappone (insieme) abitanti!
Dal dating alla Cultura, gli abitanti di questo pianeta stanno usano la Rete per incontrarsi e
conoscersi. E questo avviene in ogni dove e in ogni istante. Questa vicinanza costituisce le
condizioni ideali nelle quali la PACE può avere l’opportunità di fiorire (alla faccia di quella
disinformazione televisiva e spesso politica che gode dal citare la Rete solo quando deve parlare di pedofilia o di fomentatori di violenza).
Per tutti quelli che volessero dare un contributo reale a costruire un mondo migliore (perchè di
questo si tratta), l’invito è di condividere/divulgare questa notizia e sottoscrivere la propria adesione su www.internetforpeace.org

Scritto da Matteo Gracis e Andrea Carrara su http://www.enjoint.info/?p=1777
IMMAGINE : http://www.internetforpeace.org/img/logoWwwInternetForPeace.gif
Marco Pancini, European Senior Policy Counsel
- http://eu.techcrunch.com/2009/08/05/european-commission-13-of-eu-citizens-have-never-used-the-web/

venerdì 2 aprile 2010

AFGHANISTAN: ORA, ANCHE, PRIMO PRODUTTORE MONDIALE DI HASHISH


L'Afghanistan non è solo il primo fornitore di oppio al mondo, ma è oramai divenuto anche il principale produttore di hashish: è quanto si legge in un rapporto pubblicato dall'ufficio delle Nazioni Unite contro il Crimine e la Droga (Onudc).
Secondo i dati riportati dal documento ogni anno vengono coltivati dai 10mila ai 24mila ettari di cannabis, per una produzione annuale di hashish compresa fra le 1.500 e le 3mila tonnellate. Coltivare un ettaro di cannabis è tre volte meno costoso rispetto al papavero da oppio e rende una cifra quasi doppia, 2.490 euro contro 1.495: nonostante tutto, la coltivazione è riservata ai mesi estivi.
Il narcotraffico, oltre a finanziare la ribellione, alimenta anche la corruzione: "Tutte le droghe in Afghanistan, oppio o cannabis, sono sottoposte a una tassa da parte di chi controlla il territorio, fornendo cosí una fonte supplementare di introiti", conclude il documento.
FONTE : http://droghe.aduc.it/notizia/onu+afghanistan+ora+primo+produttore+mondiale_116982.php

martedì 30 marzo 2010

CASO TAORMINA: L'EX AVVOCATO DI BERLUSCONI RACCONTA...

pubblicato da www.jacopofo.com il 27/03/2010

(sarebbe una storia di prima pagina ma poco se ne parla. Quasi niente)

E’ una storia talmente incredibile che sembrerebbe quasi finta.
Ho fatto una ricerca sul web e ci sono decine di siti che la riportano. Possibile che sia tutta una balla?
La notizia parte da un blog dentro la Repubblica.
Possibile che sia una bufala?
Se non lo e', e' inspiegabile il silenzio dei grandi media. Repubblica non ne ha parlato. Perche'?
Misteri? Tentativi di manipolare l’informazione con notizie false?
Comunque diamo un’occhiata a questa supposta intervista di Taormina al blog: gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it.
Qui Taormina, avvocato capo di Berlusconi fino a qualche anno fa, spiega papale papale la strategia di Berlusconi per salvarsi dalle grinfie della giustizia.
Taormina che sputtana cosi' Berlusconi?
Ma non e' finita. Questa intervista si ricollega all’inizio di una crisi morale, con la quale oggi Taormina spiegherebbe il suo tradimento verso l’ex datore di lavoro, Silvio.
Questa crisi morale inizio' a seguito del caso Telekom Serbia.
Tentarono di fregare Prodi accusandolo di aver preso tangenti, Repubblica scopri' che era una montatura e Taormina annuncio' ai giornalisti stupiti che ammetteva proprie responsabilita' nella vicenda e quindi usciva dalla politica. E poi l’ha fatto veramente.
Questa storia diventa poi ancora piu' grossa se la si ricollega alle dichiarazioni di Taormina, nell’agosto 2009, nelle quali tira in ballo Berlusconi che, dice lui, era stato informato direttamente da Taormina sulla corruzione in Abruzzo.
Anche qui l’accusa pesante sottintesa e' quella di aver taciuto su reati gravissimi…
(qui sotto pubblico una sintesi degli articoli che riassume brillantemente tutta la storia.)
Dicevamo che questo “caso Taormina” pone varie domande:
- Cosa e' successo a Taormina per farlo incazzare cosi' tanto e mollare la politica?
- Perche' questa storia non viene riportata dai media? (mi sembra ghiotta…)
- Cosa ci dice Taormina sulla strategia di Silvio?
Quest’ultima questione e' molto importante.
Taormina ci racconta che sta proponendo leggi (processo breve) che in realta' non ha intenzione di far passare. Gli servono per far imbufalire l’opposizione e poi presentare leggi piu' digeribili e farle scivolare via, una volta che l’opposizione si e' esaurita in manifestazioni contro un falso bersaglio.
Credo che sia importante capire che Silvio usa la strategia dei falsi bersagli per sfottere l’opposizione (che ci casca costantemente). Modestamente su questo blog ripetiamo da anni che deviare l’attenzione e' lo strumento centrale della sua tattica. Abbiamo gia' detto che non ha nessuna intenzione di fare il nucleare. Ci sta solo prendendo per il culo.
Cosi' come quando scoppiava il caso dell’evasione fiscale dei suoi soci lui tiro' fuori che Veronica Lario lo tradiva con Cacciari

"Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perche' fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam".

Carlo Taormina, 70 anni, e' stato uno dei legali di punta del Cavaliere fino al 2008, quando ha mollato il premier e il suo giro – uscendo anche dal Parlamento – a seguito di quella che lui ora chiama "una crisi morale". Ormai libero da vincoli politici, in questa intervista a Piovonorane dice quello che pensa e che sa su Berlusconi e le sue leggi.

Avvocato, qual e' il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?

"La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che e' fondamentale".

Mi spieghi meglio.

"Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve e' stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finira' in un cassetto".

E perche'?

"Perche' il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncera' al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioe' la possibilita' di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa e' gia' in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimento".

E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?

"Vede, la legge sul legittimo impedimento e' palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccera'. Pero' intanto restera' in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo fara' passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta".

Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento - che gia' sa essere incostituzionale?

"Esatto. Non puo' essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento e' una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si puo' rinviare un’udienza e' un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’e'? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze. E poi, seguendo la logica di questa legge, la pratica di ottenere rinvii potrebbe estendersi quasi all’infinito. Perche' mai un sindaco, ad esempio, dovrebbe accettare di essere processato? Forse che per la sua citta' i suoi impegni istituzionali sono meno importanti? E cosi' via. Insomma questa legge non sta in piedi, e' destinata a una bocciatura alla Consulta. E Berlusconi lo sa, ma intanto la fa passare e la usa per un po’ di tempo, fino a che appunto non passa il Lodo Alfano bis, con cui si sistema definitivamente".

Come fa a esserne cosi' certo?

"Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella".

Tipo?

"Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volonta' del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivo' una telefonata di Ciampi".

Che all’epoca era Presidente della Repubblica.

"Esatto. E Ciampi chiese una modifica".

Quindi?

"Quindi io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita piu' a niente. Lui ci penso' un po’ e poi rispose: “Intanto facciamola cosi', poi si vede”. Avevo ragione io: infatti la legge passo' con quelle modifiche e non gli servi' a niente".

Pentito?

"Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo e' stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei piu'. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage piu' ristretto del Cavaliere.

A chi si riferisce?

"A Cicchitto, a Bondi, a Denis Verdini, ma anche a Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier. E l’hanno portato a marginalizzare – a far fuori politicamente – persone come Martino, Pisanu e Pera. E adesso stanno lavorando su Schifani".

Prego?

"Si', il prossimo che faranno fuori e' Schifani. Al termine della legislatura fara' la fine di Pera e Pisanu".
Ma mancano ancora tre anni e mezzo alla fine della legislatura…

"Non credo proprio. Penso che appena sistemate le sue questioni personali, diciamo nel 2011, Berlusconi andra' alle elezioni anticipate".

E perche'?

"Perche' gli conviene farlo finche' l’opposizione e' cosi' debole, se non inesistente. Cosi' vince un’altra volta e puo' aspettare serenamente che scada il mandato di Napolitano, fra tre anni, e prendere il suo posto".

Aiuto: mi sta dicendo che avremo Berlusconi fino al 2020?

"E’ quello a cui punta. E in assenza di un’opposizione forte puo' arrivarci tranquillamente. L’unica variabile che puo' intralciare questo disegno, piu' che il Pd, mi pare che sia il centro, cioe' il lavorio tra Casini e Rutelli. Ma se questo lavorio funzionera' o no, lo vedremo solo dopo le regionali".

Fonte: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/01/29/la-verita-su-b-raccontata-dal-suo-ex-avvocato/

Ottobre 2003…

"Confesso, sono io il burattinaio, il puparo di tutta questa vicenda, mi autodenuncio per concorso in calunnia con Paoletti, Marini e Pintus", dice l'avvocato interpellato dall'Ansa, aggiungendo di aver "creato difficolta' a Forza Italia e a Berlusconi". E' quindi giusto, continua Taormina, "che mi ritiri dalla vita politica". E ancora: "Ho sbagliato fortemente, e questa e' una confessione aperta, e' giusto che faccia pubblica ammenda; do atto a Repubblica di essere dotata di giornalisti di primo rango"..."Sto dando un annuncio serio, daro' le dimissioni da deputato nei prossimi giorni". E, entrando nel merito, aggiunge che "Attraverso i diversi processi indicati da Repubblica e per i miei rapporti con personaggi come D'Andria, Fracassi, Di Bari e anche Francesco Pazienza, tutti collegati dall'immaginario collettivo a servizi segreti deviati e a truffe e riciclaggio internazionali, sono riuscito a raggiungere l'obiettivo di mettere la Commissione Telekom Serbia di essere oggetto di una polpetta avvelenata".

Cosi', conclude l'avvocato, "mi assumo tutte la responsabilita' di personaggi che chiamando in causa Prodi, Dini e Fassino li hanno gravemente calunniati; e mi autoaccuso per concorso in calunnia, …."… Infine, di fronte allo stupore che suscitano le sue parole, a chi gli chiede se ha intenzione di querelare il quotidiano, ribadisce: "Repubblica ha ragione, non posso querelare!".

Per chi volesse saperne di piu' ecco qui il link al dossier di Repubblica su Telekom Serbia che ha causato le dimissioni di Taormina.
CLICCA QUI

Repubblica - 08 agosto 2009
… Si tratta del memoriale dell' ex presidente della Fira (finanziaria regionale abruzzese) Giancarlo Masciarelli, coinvolto nel 2006 in un' inchiesta sulla gestione dei fondi europei alle imprese. Un memoriale consegnato da Masciarelli (nei giorni in cui era in custodia cautelare) al suo legale, Taormina. Ora, l' avvocato rivela a Radio Radicale, che il documento in suo possesso "e' fatto di cifre, di nomi, di cognomi, politici e non politici". E aggiunge, riferendosi alle rivelazioni dell' Espresso: "Il fenomeno e' totalmente vero. Si parlava di milioni di euro. Non so se a Cicchitto siano andati o no dei soldi, e con questo chiarisco che non voglio dire che insinuo che a lui siano andati". Taormina … ieri ha dichiarato: "Quando ne venni a conoscenza, ne parlai anche con Berlusconi, che dunque era a conoscenza delle situazione ambigue e anomale che si stavano da tempo gestendo in Abruzzo".

Fonte: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/08/abruzzo-spunta-il-dossier-di-taormina-ci.html


giovedì 25 marzo 2010

SUCCO XANGO

Perchè bere il succo di mangostano

Perchè è il prodotto botanico più potente della natura!


Sappiamo che per avere una buona salute è necessario fare regolarmente esercizio fisico e consumare gli alimenti secondo una dieta bilanciata ed equilibrata. Eppure la nostra dieta comprende alimenti processati, ricca di grassi e zuccheri; la frutta e la verdura, ad esempio, contengono pesticidi, mentre il pollo e la carne contengono ormoni e antibiotici.

Ingerendo questi alimenti, assorbiamo sostanze tossiche, che sommate alla contaminazione e allo stress, a lungo andare, si ripercuotono sulla nostra salute e, di conseguenza, sulla qualità della nostra vita.
Per questo è importante l'integrazione alimentare, per equilibrare la mancanza di alcuni supplementi nutrivi e dare al nostro organismo ciò di cui necessita per funzionare adeguatamente.
Il succo Mangostano Xango è un ottimo integratore alimentare ricco di vitamine, ferro, fibre, calcio, potassio, proteine, fosforo, sodio, niacina. Bere quotidianamente il succo di mangostano Xango aiuta a migliorare la salute e il benessere del proprio corpo, aiuta a tenersi in forma e previene l'invecchiamento causato dai radicali liberi.

Può sembrare strano che un unico supplemento alimentare abbia il potenziale per aiutare a combattere o regredire un gran numero di malattie, ma non è tanto strano quando comprendiamo che molte malattie condividono la stessa causa: l'ossidazione e l'infiammazione cronica.

L'ossidazione è il prodotto dei radicali liberi, ossia sostanze pericolose che produciamo e alle quali siamo continuamente esposti e che hanno il potere sufficiente per danneggiare le nostre cellule e il nostro DNA.
L'infiammazione, soprattutto quella cronica, è la risposta del nostro organismo agli attacchi multipli che subiscono le nostre cellule. Questo danno può essere impedito soltanto se si consuma regolarmente una quantità adeguata di potenti antiossidanti.

Il supplemento nutritivo ideale per evitare malattie e allo stesso tempo lottare contro di esse, deve contenere tanti antiossidanti naturali così come sostanze antinfiammatorie.
Questo supplemento alimentare è ottenuto sfruttando l'intero frutto del mangostano.

Originario del Sud-Est Asiatico, il mangostano è molto apprezzato in questa regione proprio per il suo sapore delizioso e per le sue proprietà nutritive, preventive e curative.
Per molti secoli, la cultura del Sud-Est Asiatico, dell'India, della Cina e di molte altre isole del Pacifico, ha utilizzato questo speciale frutto, nella medicina tradizionale, impiegandone sia la buccia che la polpa, per trattare diverse malattie.
Durante gli ultimi trent'anni, rinomati scienziati, ricercatori e università di tutto il mondo, si sono dedicati a studiare perchè il sorprendente frutto del mangostano è così efficace contro la lotta ad alcune malattie e nel recupero della salute in generale.

"Sono convinto che il mangostano sarà, con certezza, il supplemento alimentare più di successo di tutti i tempi".
Dr. J. Frederick Templeman


PER MAGGIORI INFORMAZIONI

www.mangostano.com/perugia
oppure
www.myxango.it/perugia

lunedì 22 marzo 2010

LA NOIA ACCORCIA LA VITA

Studio dell'University College

(ANSA)-ROMA, 9 FEB -

Si puo' letteralmente morire di noia.Lo afferma uno studio dell'University
College di Londra,chi si sente annoiato ha una probabilita' maggiore.I ricercatori hanno intervistato
7mila dipendenti pubblici di eta' compresa tra i 35 e i 55 anni negli anni 80, chiedendo loro se si
sentissero annoiati. Lo scorso anno i partecipanti sono stati ricontattati, e dall'analisi statistica dei
dati e' emerso che quelli che si sono definiti annoiati avevano il 40% in piu' di probabilita' di essere
morti.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/02/09/visualizza_new.html_1701594712.html

RICICLARE LE VECCHIE AGENDE

Conservare è meglio che buttare. E tutte le persone che non si sono disfatte delle vecchie agende
quest’anno avranno una piacevole sorpresa. Il taccuino del 1999 può essere ancora usata anche nel 2010. Anch’esso comincia con venerdì 1 gennaio. Non essendo, quello in corso un anno bisestile, tutti gli altri giorni coincidono.Dopo la bellezza di 15 anni, chi ha custodito gelosamente uno di questi
oggetti cartacei lo può usare a partire da subito. La curiosa scoperta è stata fatta da Ecodalle città.it, notiziario dedicato all’ambiente urbano.Ma non è finita. Nel 2010 si può usare anche l’agenda del 1993 o del 1982. Per il prossimo anno (2011) potremo scrivere gli appuntamenti su quella del 2005 o quella del 1994. Peggio andrà nel 2012 quando si potrà adoperare solo l’agenda di 28 anni prima (1984).Un’ultima curiosità. Tutti coloro che nel 2009 hanno ricevuto in regalo almeno due agendine possono custodirne una per soli 6 anni, tornerà utile, infatti, nel 2015.

fonte:
http://www.quillee.net/strano-ma-vero/le-vecchie-agende-del-questanno-si-possono-riciclare/

LA CLASSIFICA DELLE PEGGIORI AZIENDE DEL MONDO

Una società di ricerche svizzera, Covalence, pubblica periodicamente una classifica che elenca in
base a diversi parametri l’etica delle grandi imprese multinazionali. Agli ultimi posti di questa
classifica si trovano quindi le peggiori aziende del mondo, quelle che hanno un grave impatto
negativo sulla vita delle persone per le condizioni di lavoro o i danni che provocano. Non è proprio
un catalogo esaustivo dei mali del mondo, ma è una buona approssimazione.
Nella classifica ci sono 581 grandi compagnie dei più diversi settori economici: negli ultimi 20
posti troviamo compagnie minerarie come la Newmont, più volte accusata di aver inquinato
e distrutto l’ambiente naturale e i territori abitati da popolazioni indigene in Ghana, Indonesia,
Perù e nelle terre indiane degli Stati Uniti. O la Harmony Gold mining, accusata di simili abusi e
recentemente finita sui media per la morte di 60 minatori in Sud Africa. La Grupo Mexico, per i
numerosi incidenti mortali e le pessime condizioni di lavoro dei suoi minatori, e la Freeport-
McMoran, che con l’aiuto del governo indonesiano ha depredato per anni le terre indigene
dell’isola di Papua ed è stata spesso accusata di abusi e omicidi.
Oltre alle compagnie minerarie, tra le imprese “cattive” nella classifica di Covalence ci sono
diverse compagnie petrolifere, che devastano l’ambiente e i territori incontaminati del nostro
pianeta proprio come le compagnie minerarie, e spesso provocando danni anche molto più gravi.
Tra le peggiori troviamo la Shell, con una lista di crimini ambientali praticamente senza fine e il
sostegno a dittature sanguinarie come quella che decise la morte del poeta Ken Saro-Wiwa in
Nigeria. Poi la Chevron, che è stata accusata di inquinamento e sistematiche violazioni dei diritti
umani sia in Nigeria che in Ecuador. O la Total, recentemente accusata di utilizzare schiavi per la
costruzione di un oleodotto in Birmania in complicità con il regime locale. E ancora la Occidental
Petroleum, accusata di aver provocato enormi danni ambientali in diversi territori indigeni in
Peru, Ecuador e Colombia. Come dimenticare poi la Halliburton, già datrice di lavoro dell’ex
vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney e coinvolta in prima linea nella gestione delle risorse
petrolifere irachene dopo la guerra in Iraq.
Le compagnie petrolifere e minerarie infatti sono molto spesso responsabili della distruzione degli
habitat naturali dei popoli indigeni: come fa notare l’associazione Survival International, la
storia di Avatar non è affatto fantasia, ma realtà, proprio in questo momento, in molti luoghi del
nostro pianeta. E non finisce quasi mai con la vittoria dei buoni.
Ma la peggiore in assoluto in questa classifica è la Monsanto, leader mondiale nella produzione
di pesticidi e coltivazioni geneticamente modificate, accusata di una quantità di abusi senza
fine mirati al controllo dell’agricoltura mondiale con effetti devastanti sull’ambiente e sulla vita
dei coltivatori nei Paesi poveri. Nello stesso settore c’è la svizzera Syngenta, multata alle Hawaii
per inquinamento da pesticidi.
E poi, al 571° posto su 581 tra le multinazionali del mondo, in fondo alla scala dell’etica, c’è
l’italiana Mediaset. Il motivo è piuttosto ovvio: appartiene a un uomo che è anche il Presidente del
Consiglio del suo Paese, e utilizza il suo potere politico per favorire la sua azienda, nonché per
danneggiare la concorrenza. Inoltre è plurindagato per corruzione e falso in bilancio, e fa di tutto
perintimidire e limitare la libertà d’informazione. Infatti, nella classifica, Mediaset è
considerata la peggiore al mondo nel setfa che collezionare primati. Negativi.

FONTE: agoravox.it , http://www.enjoint.info/?p=1739 ,

Cannabis. Studio: potente inibitore del tumore al cervello

I principi attivi presenti nella cannabis agiscono in sinergia inibendo la crescita delle cellule
cancerogene e causandone la morte. Questi i risultati di una sperimentazione preclinica pubblicata
sulla rivista scientifica Molecular Cancer Therapeutics.
I ricercatori dell’Università della California hanno studiato gli effetti del cannabidiolo, non
psicoattivo, in combinazione con il Thc, principio psicoattivo della cannabis con proprietà
anticancerogene.
Gli studiosi hanno scoperto che la combinazione di questi cannabinoidi è più efficace contro il
cancro rispetto alla somministrazione separata di questi principi. “Abbiamo scoperto che il
cannabidiolo aumenta l’abilità del Thc di inibire la proliferazione di cellule (cancerogene),
inducendo l’arresto del ciclo cellulare e l’apoptosi (la morte programmata delle cellule)”, hanno
scritto gli autori dello studio.
I ricercatori concludono: “Separatamente, Thc e cannabidiolo possono inibire la crescita e la
diffusione delle cellule cancerogene in modi distinti, e provocare la loro morte. Abbiamo ipotizzato
che, unendo i due agenti, si potesse giungere ad una convergenza delle modalità di azione con un
conseguente potenziamento dell’azione inibitoria di certi fenotipi di cellule cancerogene. Questa
ricerca dimostra che è così”.
Una recensione di studi scientifici pubblicata nel 2008 sulla rivista Cancer Reserch aveva riportato
che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione di cellule di una molteplicità di tumori, tra cui il
tumore al cervello, prostata, seno, polmone, pelle, pancreas e il linfoma.
FONTE: Notiziario Aduc e http://www.enjoint.info/?p=1697

CASE POPOLARI ECOLOGICHE IN TOSCANA

E’ una palazzina con 5 appartamenti ed è il primo esempio in Toscana di bioedilizia, uno dei primi in Italia, applicata alle case popolari. Si trova nella frazione di Marlia, Comune di Capannori (LU), ed è realizzata dall’Erp di Lucca.
 L’intervento, ancora in costruzione ma in fase avanzata (si prevede l’ultimazione per la primavera), è stato presentato nei giorni scorsi durante una conferenza stampa tenuta in cantiere, alla quale ha partecipato
l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti. Presenti il vicesindaco di Capannori, Luca Menesini, il presidente e l’amministratore delegato dell’Erp di Lucca, Antonio Bertolucci e Massimo Checchia, i rappresentanti delle ditte che si sono aggiudicate i lavori.

Questi appartamenti hanno una marcia in più: sono certificati in classe energetica A. Significa che “consumano” solo 38 kw/h per metro quadrato contro le 170 della media delle abitazioni italiane, cioè meno di un quarto.

La struttura portante è in legno e le
pareti esterne sono rivestite con strati multipli di pannelli isolanti di lana di roccia, legno mineralizzato e fibra vegetale di canapa, per complessivi 20,5 centimetri. Non sono utilizzati materiali nocivi e inquinanti, né solventi chimici o isolanti sintetici.

Il riscaldamento è di tipo geotermico. L’acqua viene riscaldata attraverso una pompa di calore in modo da alimentare il riscaldamento a pavimento. L’acqua per usi idrotermosanitari è garantita da pannelli solari. Soltanto in caso eccezionale di freddo intenso una piccola caldaia a metano (da 30 kcal) di quelle che normalmente riscaldano un piccolo appartamento, sarà sufficiente per offrire temperatura confortevole a tutti e 5 gli alloggi.

La casa viene realizzata da Sistem Costruzioni srl di
 Castelvetro (Modena) per un importo di 680 mila euro, più iva. Insomma ogni appartamento costa, sempre al netto dell’iva, circa 135 mila euro. Anche i tempi di costruzione sono rapidi: basta una settimana per montarla e portarla al tetto dopo aver realizzato la platea in cemento.


L’assessore regionale Eugenio Baronti ha sottolineato come l’esempio di Marlia rappresenti un caso eccellente di “buone pratiche” da indicare come esempio per un’edilizia di qualità che sia al tempo stesso sostenibile ed ecoeficiente.

«E’ la dimostrazione pratica che in breve tempo si possono costruire alloggi popolari di nuova concezione, che costano quanto quelli tradizionali, ma fanno risparmiare tanto in termini di sostenibilità ambientale. E’ su questa strada che la Toscana
 vuole procedere con decisione e per questo tipo di interventi la Regione ha già introdotto una serie di incentivi».

Baronti ha citato in proposito il riconoscimento del 15% in più sul costo di costruzione per gli alloggi realizzati con il pacchetto di misure straordinarie da 143 milioni di euro volti a garantire ecoefficienza energetica superiore del 30% rispetto a quella richiesta 
dalla legge. L’assessore ha infine ricordato che la Regione ha stanziato 13 milioni di euro per buone pratiche nel campo dell’efficienza energetica e della sostenibilità.

«La nuova legge sulla casa – ha 
concluso Baronti – avrà al centro proprio l’ecoefficienza energetica e incentiverà le tecniche di bioarchitettura e di edilizia sociale sostenibile».

(fonte: informazionesenzafiltro.blogspot.com e http://www.enjoint.info/?p=1539

fonte imm. http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=179&ID_file=591)

domenica 21 marzo 2010

BRASILE: autorizzato un allucinogeno per finalita’ religiosa

Dopo anni di discussioni e polemiche, il governo brasiliano ha autorizzato il consumo di un
allucinogeno in determinate cerimonie religiose. La regolamentazione della droga ayahuasca,
daime o hoasca, usata dagli indios dell’Amazzonia brasiliana nei loro rituali, è appena stata
pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Sarà legale soltanto l’uso della sostanza stupefacente, non la sua commercializzazione. Per il resto non ci sono limiti; la possono usare tutti: uomini, donne -anche incinte-, giovani e persino bambini, purché solo durante il rito. Non è ammesso l’abbandono del luogo dove si svolge la cerimonia fintanto che nei fedeli non siano svaniti gli effetti allucinogeni (è già capitato che persone intossicate dalla sostanza, e al di fuori dell’ambiente religioso, si siano suicidate). Le due religioni più importanti che prevedono l’uso del tè allucinogeno sono Santo Daime e Union del Vegetal. La prima conta 5.000 fedeli ed è presente anche in Usa, Spagna,
G.Bretagna e Canada; la seconda ne conta 15.000 in Brasile. L’aspetto più controverso della
decisione è stato che l’uso della sostanza non comporti una visita medica, come avviene per
esempio per frequentare una palestra. Si tratta pur sempre di un allucinogeno potente, in grado
di causare gravi danni in persone non abbastanza sane ed equilibrate. L’altro timore è che
potrebbero sorgere nuove religioni o sette che contemplino l’uso per esempio di cocaina o
marijuana. In Brasile bastano tre giorni per fondare una Chiesa giacché serve solo uno statuto,
registrato davanti a un notaio.

(fonte: Notiziario Aduc E http://www.enjoint.info/?p=1757 )

sabato 20 marzo 2010

Che cosa è la Politica?

un bambino va dal padre e dice:
“Papà che cosa è la politica?”
il padre ci pensa e poi risponde:
“Guarda te lo spiego con un esempio:
io che lavoro e porto a casa i soldi sono il capitalista,
tua madre che li amministra è il governo,
la donna delle pulizie è la classe operaia,
tu che ormai hai qualche voce in capitolo, sei il popolo,
tua sorella che è appena nata è il futuro.”
Il bambino va a dormire, ma alle due di notte
la sorella comincia a piangere, il bambino va a cercare qualcuno.
Va dal padre ma non lo trova, va dalla madre la quale lo manda via perchè ha sonno,
va dalla donna delle pulizie, e la trova a letto con il padre,
allora torna dalla sorella e le dice:
“ Guarda ho proprio capito cos’é la politica: i capitalisti fottono la classe operaia, il governo dorme, il popolo non lo ascolta nessuno e il futuro sta nella merda!”

giovedì 11 marzo 2010

BUONE NOTIZIE- Occupazione femminile

Occupazione femminile
Secondo i dati resi noti dalla Cgil Medici in occasione della Festa della Donna, dal 2005 al 2008 la presenza di donne nel Servizio Sanitario nazionale e' aumentata dal 30% al 35%. Attualmente e' donna un medico su tre mentre solo una su dieci arriva al ruolo di dirigente medico (primario).
Anche le Poste Italiane meritano una citazione: complessivamente le donne assunte sono 77mila, il 52%.
I direttori donna sono il 59% e dirigono 7.018 uffici su un totale di 14 mila.

Fonte: Nonsolobotte, e la news letter di cacao elefante

La vignetta, si ride per non piangere...



da www.bastardidentro.it
news letter del 21 feb. 2010

IDEE SALVASPAZIO- ANNAFFIATOIO PIEGHEVOLE

Annaffiatoio pieghevole, realizzato in robusta plastica, con maniglie rinforzate, può contenere fino a 12 litri d’acqua. Una volta svuotato, le sue dimensioni si riducono a quelle di un comune sacchetto di plastica. Dim aperto: 35 x 28 cm circa. Prezzo 1,90 euro

Maggiori informazioni www.dmail.it/prodotto

Per un genitore non esiste niente di peggio di un figlio che fa lo stravagante...



Fonte: la vignetta del giorno da www.bastardidentro.it

martedì 2 marzo 2010

IL PIRLA - EUGENIO MONTALE - POESIA

prima di chiudere gli occhi mi hai detto pirla

una parola gergale
non traducibile
Da allora
me la porto addosso
come un marchio che resiste alla pomice
Ci sono anche altri pirla nel mondo
ma come riconoscerli ?
I pirla non sanno di esserlo
Se pure ne fossero informati
tenterebbero di scollarsi
con le unghie
quello stimma




















Tratto dal - Diario del 71 - scritto da Eugenio Montale

Link per conoscere la vita di questo grande poeta (nella foto):



http://it.wikipedia.org/wiki/Pirla

http://www.violettanet.it/poesiealtro_autori/MONTALE_1.htm


Nota Bene:

secondo la nostra legge è vietato dare del pirla, in quanto lesivo dell'onore e della dignità .






domenica 14 febbraio 2010

HELLO SPANK BABY SITTER

Oggi vi presentiamo Hello Spank, il piccolo cagnolino che rallegra tutta la famiglia, un pomeriggio si trova per strada e incontra una bambina, che inizia a chiamarlo "maialino", Spank si arrabbia: " io cane" , " no tu maiale , maiale, maialino", a questo punto L'adorabile cane inizia a perdere la pazienza e dice " Io no maiale , io cane!!" ma la bimba, dolcemente testarda come tutti bambini, continua " no no TU MAIALE" ...
SPANK NON CE LA FA PIU' E COME SE NIENTE FOSSE , TIRA GIU' UNA BELLA BESTEMMIA!
Poveri bambini... Ma cosa vi fanno ascoltare!
Chissà cosa diceva nella lingua originale...

giovedì 11 febbraio 2010

QUANTA COCAINA SI CONSUMA IN ITALIA?

Secondo il rapporto 2009 dell'osservatorio europeo sulle droghe e le dipendenze, l'italia è al quarto posto per consumo di cocaina, dopo spagna, regno unito e danimarca. Nella fascia di età 15-34 anni, il 3,1% l'ha consumata nell'ultimo anno (la media europea è del 2,2%); nella popolazione in generale (15-64 ani) l'italia sale al 3° posto con una media del 2,2% ( media europea 1,2%) .
Analizzando le tracce di cocaina nelle acque fognarie l'istituto mario negri ha calcolato che a Milano si consumano ogni giorno una media di 9,1 dosi di cocaina ogni mille abitanti (contro, per esempio,le 6,9 di Londra, e le 6,2 di Lugano), cioè circa 10 500 in totale. Stimando che una dose media sia di un grammo, il consumo complessivo supera di poco un chilo al giorno.
Dai dati del consiglio nazionale delle ricerche la Lombardia guida la classifca delle regioni che consumano più cocaina, seguita da Lazio, Piemonte e Liguria. Nel 2008 in Italia sono stati sequestrati solo 400 111 chili di cocaina, solo 100 323 di eroina e -purtroppo- 36 486 di cannabis.


Fonte: ODET rapporto 2009, mensile focus di febbraio, fonte immagine- danni causati dall'uso di cocaina.

sabato 30 gennaio 2010

RICHIAMO TOYOTA PER MILIONI DI AUTOVETTURE

Tratto dal sito: www.adomandarisponde.it

Toyota ha comunicato la lista dei modelli che potrebbero essere soggetti a una possibile imperfezione del pedale dell’accelleratore , oggetto del richiamo molte vetture vendute in Europa, Cina e Nordamerica.

In totale l’ Azienda ha richiamato 7,5 milioni di automobili, numero di poco inferiore alle vendite del 2009. Secondo Toyota il pedale dell'acceleratore in alcuni casi potrebbe diventare duro da premere oppure potrebbe non tornare più in posizione iniziale rendendo l'auto incontrollabile.
Il difetto coinvolge i seguenti otto modelli: Aygo (Feb 2005 – Ago 2009), iQ (Nov 2008 – Nov 2009), Yaris (Nov 2005 – Set 2009), Auris (Ott 2006 – 5 Gen 2010), Corolla (Ott 2006 –Dic 2009), Verso (Feb 2009 – 5 Gen 2010), Avensis (Nov 2008 – Dic 2009) e RAV4 (Nov 2005 – Nov 2009). Probabilmente il numero di veicoli che dopo il richiamo avranno riscontrato il difetto di fabbricazione, sarà minore rispetto ai 2 milioni inizialmente annunciati per l’ Europa.
Toyota stima circa 1,8 milioni di esemplari interessati. “Siamo consapevoli che questa situazione sta creando preoccupazione”, ha detto il presidente e amministratore delegato della Toyota Europa, Tadashi Arashima, che ha aggiunto: “ma vogliamo anche riassicurare i nostri clienti. L'azione che stiamo intraprendendo è di natura preventiva e ha lo scopo di garantire sempre il massimo della sicurezza a tutti i nostri clienti”.

venerdì 29 gennaio 2010

IL PROIBIZIONISMO


Dall’anno 1919 al 1933 negli Stati Uniti venne vietata la fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcol. Da qui iniziò la storia del proibizionismo. Attualmente leggi contro determinate sostanze psicotrope sono in vigore nella maggior parte dei paesi. Le leggi comprendono molteplici sostanze a seconda della zona e del contesto culturale, le più conosciute sono l’oppio e l’eroina, la cocaina, i fiori di cannabis e l’hashish.
Ma non sempre le leggi proibizioniste si limitano alle sostanze o alle cose ( come le armi),
alcune leggi che vietano determinati comportamenti possono essere considerate proibizioniste, come - ad esempio- la legge che vieta la prostituzione.
In una visone mondiale le persone, e i governi, che abbracciano idee proibizioniste si dividono in due categorie : alcuni sono per una politica più blanda che rispetta il diritto del cittadino di decidere cosa fare o non fare sul proprio corpo e della propria vita , a patto che non danneggi la libertà altrui. gli altri preferiscono la politica di tolleranza zero dove il consumo, la detenzione, la vendita, il trasporto, sono vietati e sanzionati con multe o provvedimenti molto più gravi.
Come abbiamo già detto il proibizionismo nacque negli Stati Uniti dopo forti pressioni da parte di gruppi politici e dai gruppi religiosi caratterizzati da un radicato moralismo e fondamentalismo. I politici erano anche spinti dalle costanti richieste da parte delle multinazionali che con i loro investimenti facevano crescere la potenza del paese. Alcuni gruppi che si sono evidenziati per aver partecipato alla ascesa del proibizionismo, sono : "Woman's Christian Temperance Union", "Anti-Saloon League", "American Temperance Society", "Daughters of Temperance", "Prohibition Party", "Scientific Temperance Federation" e "New York Society for the Suppression of Vice" (la quale ad esempio, in una causa intentata dalla stessa, riuscì a far bandire l'Ulisse di James Joyce dagli Stati Uniti in quanto il protagonista, nel corso della storia, si masturba).
L' Italia purtroppo abbraccia la politica di TOLLERANZA ZERO, le leggi proibizioniste oggi si concentrano maggiormente su: per Canapa e derivati, Prostituzione, Cocaina, Eroina, Pasticche-Allucinogeni. Negli ultimi anni sono state approvate leggi di restrizione anche per gli Alcolici e i luoghi dove poter fumare tabacco.


Fonti:
wikipedia.it
fonte imm.

lunedì 25 gennaio 2010

LE PUNTATE DI TOP GEAR - LA PANDA

Iniziamo con una puntata del programma TOP GEAR , l'unico programma che ti fa amare le macchine anche se non ne hai mai guidata una.

questo è l' indirizzo del sito web ufficiale in Inglese:
http://www.topgear.com/uk/

Buona Visione!

domenica 24 gennaio 2010

PRIMO POST DI INFORMATION AGAINST THE TIDE . COM

Ciao a Tutti gli utenti, abbiamo aperto oggi questo blog e da questa sera inizieremo a pubblicare tutto quello che ci viene in mente, articoli che leggiamo, video che abbiamo trovato...
Torna presto a trovarci
Lo Staff di Information Againtst The Tide